Il blog di Dire Fare l'Amore
Calibro 18 [racconto erotico]
Simona prese in mano il pene dell’uomo e abbassò la pelle del prepuzio. Diede un’occhiata a Elena, in piedi al suo fianco. «Sarà un 18. Passami il 18.» Prese dalle mani della collega la busta sterile, l’aprì e ne estrasse il contenuto. Con rapida sicurezza vi versò sopra del gel e, stringendo appena più forte, cominciò a introdurre con delicatezza il catetere. «Te la ricordi quella volta che l’hai messo a quel ragazzo del Senegal? Cos’era, un 20?» «22! Certo che me lo ricordo.» «Tu sei la regina dei cateteri!» scherzò l’anestesista. «Guanti di fata!» aggiunse Elena. Una risata divampò nella piccola sala operatoria. Regnava un’atmosfera leggera, serena, quasi gioviale, non fosse stato per quell’uomo cinquantenne che stava addormentato sul tavolo. L’uretra opponeva qualche resistenza e Simona avanzava con cautela. Le cadde lo sguardo sul glande, una grossa cappella a forma di fungo, con due piccole macchie scure vicino al bordo. Guardò nuovamente il sesso dell’uomo.
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30 Commenti
giustosentiment
2 Luglio 2008molto bello, scritto bene come sempre. emozioni che coinvolgono. e la verità raccontata dei tempi diversi… dolorosa. reale.
darkblue67
2 Luglio 2008scelte.. momenti che passano e non tornano.
ma l’amore trionfa.
forse.
sempre.
inachisio
2 Luglio 2008Sempre.
Forse.
LetyM
2 Luglio 2008i miei complimenti…un bel racconto …intenso e passionale…
anche i miei complimenti per la parte tecnica…descritta molto bene!!
smackkkk
collezionavo
2 Luglio 2008Leggere questo racconto ed entrare nel vivo della storia,sentirsi nei panni
dei personaggi ..dai sempre il meglio ,complimenti ,complimenti ,complimenti ..kiss M.
KittyGiulia
4 Luglio 2008bravo!
ocramasil
11 Luglio 2008….magnifico…complimenti e ancora complimenti …
m0rgause
16 Luglio 2008storia di vita, molto molto reale. E molto molto piaciuta. Tu credi di sapere ma in verità non sai un emerito …caspio; il tu ovviamente è da intendersi in senso generico. bravissimo, la tua prosa è scorrevole, agile, ti si legge di un fiato. E …grazie.
bacio enri*§*
ZuZuli
30 Agosto 2008L’ho letto rapita. Molto bello, scritto divinamente…amaro perchè la vità è spesso così.
StrawberryCream
11 Settembre 2008ti rinnovo i miei complimenti per questo racconto. mi ha particolarmente colpita per via di una questione personale che si riflette in ciò che hai scritto. bravo.
inachisio
11 Settembre 2008Questo è un racconto a cui sono molto legato anche io, per via dello scorrere del tempo che ne costituisce lo sfondo. Però, a dire il vero, mi piacerebbe un giorno riscriverlo o ampliarlo.
Inachis
risposte
21 Settembre 2008Spero non ti abbandoni l’idea di ampliarlo… non riscriverlo, inserirci passaggi, di quelle vite che vengon fuori ”solite”, di quelle vite ”vere”… maschere di noi stessi, l’amore, che poi si faccia i conti, non incassando più soldi… capita prima o poi.
Buona Domenica
ameya
21 Settembre 2008mi farebbe piacere avere te e i tuoi lettori sul mo blog. in questo momento è aperto un piccolo sondaggio sul bdsm
un saluto con stima
inachisio
22 Settembre 2008@ risposte: Già. Bisogna che mi decida. Ci vorrei mettere un prequel e un sequel.
@ ameya: i miei lettori, non so. Io adesso vengo a vedere il tuo sito, anche se di BDSM non ne so molto. Grazie dell’invito.
Inachis
veramestessa
12 Novembre 2008Dolce, come sempre…
ondeverdi
12 Novembre 2008bel racconto!anche se…io sono dalla parte della moglie!!..ovviamente….
dody
inachisio
12 Novembre 2008Io sono dalla parte della.. storia!
Grazie per i complimenti
Inachis
mailameini
13 Novembre 2008Bravo, abile nell’usare l’estraniazione (vedi La sentinella di F.Brown)
inachisio
13 Novembre 2008Giuro che a questa cosa dell’estraneazione non avevo pensato. Sì, ci avevo pensato ma non le avevo dato nome. Grazie, ben detto.
Inachis
utente anonimo
15 Novembre 2008il pene?
il prepuzio?
là mi sono fermato
inachisio
16 Novembre 2008Il linguaggio era appropriato al contesto medico in cui si svolge la scena.
Se preferivi “cazzo” e “cappella” penso che se ne trovino in abbondanza in altri blog.
Inachis
kailash76
1 Dicembre 2008mi ha toccato… nel profondo…
grazie…
mystery60
18 Dicembre 2008Come già mi è successo e credomi succederà ancora da te, arrivo tardi a commentare.
E qui mi sento di commentare con una certa “esperienza”…
Il racconto non solo è bello, ma questo ti succede molto spesso, ma stavolta lo trovo assolutamente realistico, sopratutto nelle descrizioni del rapporto tra Simona e Giulio e nelle modalità di distacco che sono tipiche delle “escort per caso”.
Altro che allungarlo: c’è materiale per un romanzo!
inachisio
18 Dicembre 2008Sai, Mistery, che sei un tipo interessante? Ne hai viste e fatte tante, non sei moralista e non giudichi. Quasi quasi un giorno ti intervisto.
Inachis
bluele
14 Aprile 2009questo racconto e’ erotico, ma anche tante altre cose belle e difficili insieme… e’ vita
inachisio
26 Aprile 2009Vero. Apprezzo molto il commento. C’è dietro una mia personale ricerca.
Marco
laura
16 Settembre 2010Che bello, con un ritmo perfetto. Sei veramente bravo!
robby25
4 Dicembre 2010Bello una cifra, stranamente provo simpatia e compassione per l’escort/infermiera, un po’ meno per lui ed ancora meno per la moglie pur dandolo a tutti e tre, pochissima per il marito della
infermiera. Sei stato molto bravo a sottolineare i sentimenti dei tre personaggi. Non è che di mestiere fai lo psicologo o qualcosa di simile ?
inachisio
4 Dicembre 2010Rispondo solo qui, robby, per ringraziarti di questa lettura attenta e dei commenti che ho apprezzato molto!
Inachis