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Peccati Originali, di Ayzad [recensione]

Ayzad, Peccati Originali

«A parlare più di trasgressione sono quelli imprigionati dalle regole, che non sanno immaginarsi niente di diverso dalla più canonica delle scopate».

ayzad-peccati-originali-direfarelamoreCome in ogni noir che si rispetti, all’inizio c’è un morto: una contessa trovata impiccata nella sua villa in circostanze che lasciano pensare a un suicidio ma che potrebbero anche suggerire il tragico epilogo di un gioco sadomaso. E siccome questo fa una certa differenza per l’assicurazione che deve corrispondere una cospicua somma, Letizia, la figlia della contessa, si trova a dover ingaggiare, non senza un certo fastidio, un esperto del mondo BDSM per fare luce sulle dinamiche. Ayzad, alter-ego dell’autore, diventa così – potremmo dire involontariamente – il primo detective senza nessuna sfumatura di grigio della letteratura gialla. Il rapporto tra i due è subito difficile: la sicurezza autorevole e la calma dell’uomo contrastano fortemente con il carattere nervoso della ragazza. I loro dialoghi pieni di incomprensioni e pregiudizi sono in realtà lo specchio di due mentalità che si affrontano: il perbenismo dell’alta società milanese, con i suoi vizi segreti e la sua superficialità, contrapposto al ménage molto più sereno e aperto del Master e della sua schiava Cristina (ottimo comprimario che forse avrebbe meritato maggiore spazio).
Il racconto si snoda come un viaggio nel mondo del BDSM con ritratti vividi di personaggi, club e locali, gustosi cammei e nessun compiacimento nel descrivere le scene di sesso, che sono anzi sempre tratteggiate con leggerezza. Sullo sfondo, una concezione dell’eros che riassume bene il detective in una battuta:

«Tienilo bene in mente. Vivere l’eros non è vestirsi strani. Non è usare oggetti bizzarri. Non è giocare a schiavi e padroni. Se siamo qui oggi è per conoscere meglio noi stessi: anche le parti nascoste, anche le parti buie. Anche quelle che fanno male. La dominazione è un percorso dentro di noi. Senza pietà».

Questo romanzo ha almeno tre meriti importanti.

  • È un vero noir, con una trama avvincente, colpi di scena e finale a sorpresa.
  • Al tempo stesso, è un viaggio nel BDSM che ribalta molti luoghi comuni, alimentati da tutto il fenomeno delle Sfumature, e ne presenta un volto più autentico, con autorevolezza. Nasce infatti dall’esperienza di uno scrittore che conosce a fondo il sesso non convenzionale e che sa parlarne senza malizia e con competenza.
  • Infine, è un atto d’amore per questo mondo, come testimonia questo dialogo tra la schiava Cristina e una perplessa Letizia:

«Perché appartenersi in maniera così assoluta è l’amore più grande e completo che si possa vivere. Si condivide tutto, anche le cose più piccole… È difficile da descrivere a chi non l’ha mai provato». «Però lui mica ti appartiene. È solo la schiava ad appartenere al padrone, no?» «No, non funziona così» scosse la testa l’altra. «Attaccato qui al mio collare c’è un guinzaglio invisibile che lui tiene sempre al polso: siamo uniti l’uno all’altra. Con gli amici scherziamo sul fatto che è come un matrimonio… però consensuale».

La lettura mi ha spinto a volerne sapere di più e a contattare Ayzad, che avevo conosciuto tempo fa tramite amici comuni. Di fronte a due trasgressive spremute d’arancia, gli chiedo:

ayzadh300Una cosa che mi ha colpito molto è la differenza di “clima” tra le scene ambientate a casa del master e quelle nelle case dei vari personaggi del libro. La vita del master, che si muove lento, viaggia coi mezzi pubblici, dedica tempo alla sua schiava, dà un’idea forte di serenità e di pacificazione. Tutto il contrario la nervosa trasgressione di altre scene del romanzo. È così? È intenzionale?

Uhm. Se dico di no ci faccio brutta figura, ma sai che amo l’onestà a tutti i costi. Quindi: no, si tratta di un piacevole effetto collaterale cui non avevo pensato, ma che hanno notato anche altri lettori.
In effetti però fa parte della descrizione realistica del mondo BDSM che costituisce il cuore del libro. Frequentando certi ambienti si nota facilmente come coloro che hanno assimilato una certa filosofia di vita siano di gran lunga più equilibrati di chi è ancora fermo all’esteriorità un po’ pornografica di tanta oggettistica ed “effetti speciali”.

Il Bdsm è quindi un modo di vivere meglio le tensioni che tutti abbiamo nella nostra vita?

Il BDSM, se affrontato nella maniera giusta, è un ottimo modo per conoscere se stessi e per imparare a comunicare davvero con i partner. A mio giudizio è questo che conduce poi a una maggiore serenità; avere occasione di sublimare le frustrazioni quotidiane in un’esperienza erotica che le disinneschi può costituire al massimo un’utile scorciatoia.
In realtà il percorso interiore di chi pratica seriamente BDSM non è così diverso da altre forme di meditazione… se non per il fatto di essere notevolmente più rapido e che anziché passare ore in contemplazione mistica, qui il tempo viene dedicato a godere. Scusa se è poco.

Segui il mondo del sesso alternativo da anni, ne hai visti i cambiamenti e le mode passeggere. Ora siamo in un periodo in cui va molto di moda un’idea patinata e banalizzata di sadomaso. Hai qualcosa da dire ai milioni di lettori delle Sfumature e dei suoi epigoni?

Alla trilogia delle Sfumature va riconosciuto il grande merito di aver diffuso il concetto che esplorare l’eros alternativo è divertente e può fare molto bene alla coppia. Peccato che i libri siano davvero brutti e descrivano situazioni poco realistiche con protagonisti pazzi furiosi: in questo senso è stata un po’ un’occasione sprecata.
Peccati originali è nato anche per raccontare come stanno davvero le cose, per aprire una finestra su un mondo che la maggior parte delle persone ancora ignora a causa del modo in cui viene rappresentato dai mass media. Peccato, perché l’erotismo della dominazione ha davvero molto da offrire a chi voglia avvicinarcisi.
L’unica mia preoccupazione riguardo la banalizzazione di certe pratiche è per la salute di chi fidandosi di un romanzetto o di un video porno le affronta con troppa superficialità. Come tutte le attività estreme, il BDSM comporta infatti rischi concreti che si possono evitare solo con un’adeguata preparazione. Sul mio sito si può per esempio scaricare una miniguida gratuita per chiarirsi le idee, che non a caso ho intitolato Nessuna sfumatura di grigio – Che cos’è veramente il BDSM, nero su bianco.

Infine, immagini un seguito a questo romanzo?

Altroché. Ha anche già un titolo (Carne cruda) e una struttura da classico murder mistery progettata in ogni dettaglio. L’argomento è l’altro lato di questi giochi: il sadomasochismo patologico e tutto ciò che vi gira attorno. Adesso bisogna solo aspettare che i dati di vendita di Peccati originali confermino l’interesse dei lettori, dopodiché non vedo l’ora di tornare a scrivere narrativa.
Nel frattempo continuerò con i miei saggi, e con le notizie quotidiane dal mondo del sesso insolito che pubblico su ayzad.com.

Ayad
Peccati originali
Imprimatur editore, 2013
350 pagine – € 16
Isbn: 978-88-9794-969-5

disponibile anche in ebook
Ayzad.com è il sito dell’Autore

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