Il blog di Dire Fare l'Amore
Sex therapy for two. Inachis Io meets Bella di giorno per Caso
Inachis io incontra, non per caso, Bella di Giorno per Caso. Un piccolo reportage, un grande grazie.
Ed è stato allora che ho visto la testa. Quando Bella di Giorno per Caso ha iniziato a raccontare del suo lavoro.
Una testa di capelli bianchi, raccolti in una coda. Era reclinata all’indietro, quasi appoggiata alla sua spalla. Si chiacchierava davanti a due spremute di arancia. Due blogger che maneggiano sesso (chi fisicamente, chi metaforicamente), che si incontrano per la prima volta al bar della stazione, e tre anni di frequentazione virtuale hanno adesso un volto, una voce, un profumo.
Lei mi hai riconosciuto subito da qualche foto su facebook. Io l’ho fatto per per esclusione tra viaggiatrici in partenza, mamme con figli e suore.
La donna dai capelli grigi si accorge che l’abbiamo sorpresa. Sorride imbarazzata e forse più ancora divertita. Si scusa in inglese di non parlare bene l’italiano, ma si vede che capisce bene quando vuole.
Ride Bella di Giorno. Rido. Ride la donna. Ride anche l’uomo over 60 che l’accompagna.
Se ha ascoltato anche solo una piccola parte di quello che ci stavamo dicendo avrà comunque un’idea di questo incontro così particolare. Avrà sentito confidenze che si riallacciavano ad altre confidenze, risate, ferite e guarigioni, curiosità e progetti. Avrà colto, come ho fatto io, il piacere di potersi raccontare, di poter essere se stessi senza (troppi) filtri e infingimenti?
Si è presentata, la donna dalla testa grigia, ha detto di essere svedese e di fare la sex therapist.
«Ne avrei bisogno», ha detto Bella di Giorno. «Seeeee», ho pensato io.
E tutti abbiamo riso della situazione, come se fosse la cosa più naturale che potesse succedere un venerdì sera. Due minchia/patata-blogger sconosciuti che si incontrano per la prima volta e che vengono ascoltati da una terapista sessuale svedese che fa finta di non conoscere l’italiano al tavolino di un bar della stazione. La prova che nella vita le situazioni normali non sono normali.
Poi la coppia è ripartita.
E anche io stavo per farlo, pensando che il tempo passato insieme era come un tempo zippato: ci stava dentro molto di più di quello che ci eravamo scambiati.
Il corpo è salito sul treno.
La mente è rimasta giù.
Un commento
Donna
21 Novembre 2012bellissimo incontro. Mi sarebbe piaciuto essere una delle donne alla stazione, nascosta alla vostra vista eppure in ascolto e forse, una Donna, c’era…