Il blog di Dire Fare l'Amore
Abbronzature professionali [snapshot]
La strada sterrata si stacca dalla provinciale come un ramo malato e rinsecchito perdendosi in direzione dei campi. All’incrocio, tra buche, crateri lunari, croste d’asfalto e protodiscariche, una ragazza troppo giovane e troppo bionda siede svaccata su una sedia da giardino in plastica. Non occorre il tubino da quattro soldi, troppo corto e troppo scontato, per intuire che cosa aspetti sotto questo sole di giugno. A tratti sorride alle auto o ai loro condizionati occupanti, allarga le gambe a mostrare annoiate mutandine, poi le chiude tristemente maliziosa a suggerire prevedibili promesse. E’ proprio in questo momento che ne noto la coscia: abbronzata fino a un palmo sopra il ginocchio, poi molto più chiara dove la gonna ha scoperto la carne.
Penso alle ore passate all’incrocio di strade e forse di vite, a come il sole abbia lasciato su questa pelle la firma del tempo.
Sento un clacson suonare, nello specchietto un camion ha frenato. Il conducente si sporge in avanti, eccitato dall’aver trovato ciò che forse cercava.
Dal finestrino spunta un braccio abbronzato a metà.
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