Il blog di Dire Fare l'Amore
Rosa del mattino [snapshot]
Mi sono accorto di essere morbosamente attratto dai particolari. Di una scena colgo a volte dettagli apparentemente insignifcanti, e poi mi accorgo che sono la sintesi di tutta la situazione. Da qui nasce “snapshot”, piccole istantanee che mi sono rimaste in mente.
Sono le 6 del mattino. Siamo seduti uno di fronte all’altro in questo metrò milanese che ci sballottola, assonnati e inebetiti, verso i nostri lavori.
Io parto per Bologna e tu, dove vai?
Sei un ragazzo giovane, un bel viso abbronzato, un vestito elegante e una rosa in mano. Forse hai un appuntamento? A quest’ora? [e dove l’hai trovata la rosa alle sei del mattino?] Incontrerai qualcuno dopo il lavoro?
Poi, abbasso lo sguardo e noto le scarpe da cantiere, sporche di calce e cemento.
Sei un rebus tessile.
Scendo alla mia fermata senza avere trovato una risposta.
16 Commenti
LetyM
3 Giugno 2008potrebbe essere uno che andando a lavoro ha trovato per strada una rosa ,e la vuole regalare a quella ragazza che ,ogni mattina incontra sul tram.
Non p che la vuole regalare a te????
mi preoccupa la cosa!!!!!!
molto bello questo piccolo racconto…potrebbe essere l’inizio di in bellissimo libro!
ciaoooooooooooooooooooooooooo
inachisio
3 Giugno 2008Vero…
Non credo sia per me, è uno che non ho mai visto prima.
Inachis
KittyGiulia
3 Giugno 2008magari è il protagonista reale del libro di Fabio Volo “il giorno in più” ambientato appunto su un tram
LetyM
4 Giugno 2008Quella notte ,sulla panchina della stazione ,un uomo dall’aria gentile ed elegante ,aspettava l’ultimo treno ..non vedeva l’ora di veder scendere la sua grande amata…per l’occasione aveva preso una tra le rose più belle …era là..ed ecco il treno..scendono tutti ..ma lei no..
Una leggera smorfia di dolore attraversa il viso di lui…si guarda attorno…la stazione è vuota e andando via lascià là…sulla panchina la rosa.
La mattina seguente ,come al solito un simpatico e carino ragazzo arriva alla stazione..si avvicina alla panchina e nota la rosa..e dice tra se” perchè no?..la regalo alla mia dolce amata”.
La prende e sale di corsa sul tram…
scusa Inachis ma quando mi prende ..non riesco a fermarmi…
ciaoooooooooooooooooooooooooooo
inachisio
4 Giugno 2008Sei una GRANDE!!!
Grazie, Inachis
LetyM
4 Giugno 2008non immaginava che quella giornata si sarebbe conclusa in quel modo..lui la amava e anche lei contracambiava quel sentimento..
mille domande gli passarano per la mente ,ma solo una era risuonava più di tutte”perchè?”..
avrebbe dato qualunque cosa per avere una risposta..qualunque cosa, anche ogni giorno della sua vita.
Lei lo amava ,ma allora perchè non è scesa da quel treno?
Si può amare una persona tanto da rinunciarci?…
lei non salendo sul quel treno lo aveva fatto.Aveva rinunciato a lui.
La mattina seguente entrò i n un bar e mentre continuava a cercare tra mille perchè quello giusto,sollevò lo sguardo e vide là,non poco distante un tavolino e appogiata sopra una rosa…
era la sua rosa…..
come mai????
ossignoreeeeeeeeeeeee un altro perchè a cui trovare risposta!!
ciaooooooooooooooooooo
inachisio
4 Giugno 2008Se mi dai l’indirizzo del tuo spacciatore, da queste idee ci faccio un racconto!
Scherzo, è una lettura molto profonda. In effetti è vero: si può amare tanto da rinunciare ad amare.
Ma ci vogliono dei buoni motivi…
Inachis
inachisio
4 Giugno 2008E poi resta da spiegare le scarpe da cantiere sul vestito elegante.
LetyM
4 Giugno 2008quanto era pesante la vita per un giovane operaio…fare il salti mortali per arrivare a fine mese…stare attenti a come spendere i soldi.
Quei soldi che aveva speso volentieri quella sera per andare a quel concerto.
Lui adorava la danza e ancora di più adorava lei…la chiamava ” la sua farfalla.”
Per vederla spendeva gran parte del suo stipendio in biglietti per l’opera,cosi come aveva fatto quella notte. Anche quell’abito era costato caro,ma ne era valsa la pena.
Certo poteva comprare anche un paio di scarpe nuove ma non se lo poteva permettere.
Non era la prima volta che andava a teatro vestito cosi elegante e sotto la tuta da operaio…non aveva il tempo di rientrare a casa per cambiarsi…
e poi doveva anche passare in quel bar dove lei ” la sua farfalla ” era solita andare la mattina …e sapeva anche che lei adorava quel tavolino accanto alla finestra,quello da cui filtrava il sole …..e fù proprio la che lasciò la rosa.
inachisio
4 Giugno 2008Lety!!! L’indirizzo dello spacciatore!!!
Sei un genietto, eh?!
LetyM
4 Giugno 2008ma secondo te ci può essere lgame tra i 4?
vediamooo
inachisio
4 Giugno 2008Ci DEVE essere, altrimenti che racconto è. Tutto sta nel capire quale…
LetyM
4 Giugno 2008Le giornate passavano lente,il ricordo di quella lunga attesa sui binari di una stazione ,erano ancora là..presenti sulla sua mente.
Aveva creduto tanto al loro amore,aveva investito tutti i suoi sogni,tutte le sue speranze, non era più un ragazzino e proprio per quello si sentiva morto dentro…alla sua età non è più permsso scherzare con i sentimenti.
Il profumo di quella rosa era ancora nei suoi pensieri …se solo anche lei ne avesse sentito il profumo …se fosse stato cosi lei sarebbe stata tra le sue braccia.
utente anonimo
4 Giugno 2008quel giorno lei non scese dal solito treno..non perchè il suo cuore non battesse più all’unisono con quello di lui..ma perchè ricevette discrete minacce dirette all’uomo che amava..e cosi fu costretta a non farsi più viva..anche perchè le fu detto che se avese cercato di mettersi in contatto con lui o lo avesse cercato in qualsisi maniera..le minacce sarebbero ricadute su entrambe… questo triste epilogo non farà piacere cara lety e caro inachis…ma mio malgrado ..è una verità..accadutami tempo fa…kiss M.
inachisio
4 Giugno 2008Grazie, anonima M., per aver messo un po’ di te stessa in questa vicenda che si fa intricata ma sempre più vera.
Inachis
LetyM
5 Giugno 2008mi spiace carissima anonima…
ciaoo