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Quel che il giovane marito deve sapere (1915) [recensione]

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In una vecchia casa di campagna ho trovato per caso una cassa di libri antichi. Consigli per la coppia, istruzioni alle spose, il manuale delle Figlie di Maria… Li ho sfogliati e poi mi sono soffermato su “Quel che il giovane marito deve sapere”, credo possa illuminarmi.
Sono tutti datati intorno al 1915-1920, devono essere appartenuti ai miei nonni, nati nei primissimi anni del ‘900. Su questi libri si sarà formata la loro idea di coppia e di sesso, quella che poi avranno trasmesso ai loro figli, miei genitori. Ecco spiegate alcune cose. Sono due generazioni prima di me, meno di un secolo fa, questo era il mainstream sessual-amoroso.
Volevo scriverci su un post commentato, ma il testo è così significativo di suo che mi limiterò a riportarne dei passi. Miei solo i titoli…

Silvano Stall
Quel che il giovane marito deve sapere
STEN edizioni Torino
1914

Spremimi come un limone
La natura attiva dello sperma del maschio e quella passiva dell’ovulo della femmina caratterizzano i due sessi dal principio alla fine dell’esistenza. […] Con rare eccezioni […] nella vita matrimoniale l’elemento aggressivo è rappresentato dal maschio. Solo di rado le donne cercando di eccitare più di frequente i mariti. Di solito le mogli restano indifferenti; spesso son risolutamente contrarie. Il marito sano, invece, si comporta in modo del tutto diverso. Qui si manifesta la somma saggezza del Creatore, chè se le donne fossero dotate della stessa eroticità dell’uomo, le facoltà riproduttrici di quest’ultimo verrebbero esercitate così spesso che s’indebolirebbero o si annullerebbero e la razza degenererebbe moralmente, intellettualmente e fisicamente. […]
Fatti non foste a viver come bruti…
Tutte le donne desiderano, per natura, di essere corteggiate e conquistate; anche dopo il matrimonio hanno bisogno delle dolci espressioni di tenerezza, di stima e d’amore. Nessun uomo, quand’anche fosse sì vile e egoista da sentire soltanto l’impulso sensuale dell’istinto e ad altro non mirasse che a soddisfarlo, può fare a meno di rivolgere ogni tanto alla moglie qualche frase cortese e affettuosa.

Fatti un nodo
L’assoluta astinenza non dannosa né ai celibi né ai coniugati. Migliaia di mogli e di mariti soffrono indicibilmente in seguito all’eccessiva indulgenza sessuale. Costoro minano le proprie forze fisiche, s’indeboliscono l’intelletto, si tolgono la possibilità di raggiungere quello stato felice e fortunato che altrimenti sarebbe loro possibile. […] La felicità coniugale si può ottenere soltanto a patto d’una certa moderazione. […] Chi compie l’atto sessuale tutte le volte che ne sente, più che il desiderio, il capriccio, finisce per provare meno piacere e soddisfazione. […]

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Assumere solo sotto controllo medico
Un giovane marito, in base alle esperienze personali, può stabilire quali sono, per sé e per sua moglie, i limiti della moderazione. Sarà meglio sbagliare nel senso d’esser troppo moderati, che in quello opposto. Non bisogna aspettare che giungano i mali di capo, la stanchezza, le vertigini, le nebulosità davanti agli occhi, il ronzìo d’orecchi, il tremito delle dita e la paralisi. Appena si osserva una diminuzione dei poteri fisici e intellettuali, e insieme un certo nervosismo che dà al carattere qualcosa di brusco, d’irritato, di scortese, bisogna pensar seriamente ai casi propri e procedere con molta cautela.

Sesso anale
Quante donne non soffrono di stitichezza cronica? Ebbene: la stitichezza cronica è una della cause organiche più frequenti d’indifferenza sessuale.

Non lo fo per piacer mio
La natura ha disposto che l’atto della riproduzione venga insieme considerato come dovere e come piacere. Perciò la sensazione che rende gradita e desiderata la perpetuazione della specie è naturale, normale e legittima. […] Senza dubbio il lato emozionale ha nel concepimento una grande importanza. Per quanto varie persone autorevoli affermino che il concepimento possa aver luogo anche quando la donna resta inerte e insensibile, certo è che il frutto d’una unione sessuale è di miglior qualità quando ciascuno partecipa al godimento.

Come dei ricci, spine comprese
Non c’è uomo sulla cinquantina che non si rimproveri qualche abuso commesso sulla propria moglie durante i primi tempi del matrimonio. […] I teneri e delicati organi della generazione vengono spesso costretti ad un uso così intenso e frequente da infiammarsi e ulcerarsi in guisa da mettere la donna in condizioni di invalidità.

5 Commenti

  1. aScissa
    1 Maggio 2012

    Mi sono, ora, chiare le ragioni del femminismo.

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    • inachisio
      1 Maggio 2012

      Guarda, mi sono un po’ pentito di aver pubblicato solo i testi quasi come fossero divertenti o ironici, senza aggiungere un mio commento. Dietro un libro così, e i molti altri che sicuramente allora circolavano, c’è un castello di ignoranza e violenza contro le donne che fa paura…

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      • Davide C.
        1 Maggio 2012

        Perchè, oggi no?
        “Dietro un libro così, e i molti altri che sicuramente allora circolavano, c’è un castello di ignoranza e violenza contro le donne che fa paura…”

  2. aScissa
    1 Maggio 2012

    L’ironia puó essere un modo di sottolineare l’ignoranza. Mi sarebbe piaciuto sapere come sia stato giudocato il testo all’epoca. Perchè poi di fatto quello che ora ci sembra assurdo 100 anni fa poteva essere la normalità.
    Mia nonna che era del 30 raccontava che la sua emancipazione è avvenuta durante la II guerra mondiale perchè occupo un lavoro che era di un uomo al fronte. E non era una emancipazione sessuale. Quella chi sa se c’è gia stata… O_o

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    • inachisio
      2 Maggio 2012

      In effetti mi sono ricordato di una frase nel libro che metteva in guardia i lettori dalle «false informazioni» che si potevano trovare in giro riguardo alla sessualità delle donne, al loro piacere e agli anticoncezionali. Questo significa che al di là della corrente borghese-mainstream c’erano certamente altri punti di vista, magari non pubblicati in edizione rilegata ma comunque diffusi. Sarebbe molto interessante approfondire. Mi viene in mente per esempio il film Hysteria che mette a tema questo argomento con molto tatto.

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