Il blog di Dire Fare l'Amore

Scrivere racconti erotici

Come si scrive di eros?
La risposa giusta sarebbe «non lo so», «sto cercando di scoprirlo». Però è una domanda che mi fanno spesso e che più spesso ancora mi faccio io.
Per ora, ho trovato queste risposte, provvisorie.

Scrivere di eros è prima di tutto scrivere tout-court
Tutti gli ingredienti necessari ad un racconto “normale”, non di tema erotico, sono necessari anche in un racconto erotico. Per esempio: l’uso corretto dell’italiano, l’attenzione alla credibilità dei personaggi e della trama, la cura del linguaggio. Quella erotica è vista a volte come una scrittura di serie B, un po’ l’equivalente del porno, ma a parole. Invece è sì una scrittura di genere, come il giallo o il romanzo rosa, ma non per questo non merita attenzione.

Fuggire dagli stereotipi
Tuttavia, proprio perché il nostro immaginario è così pervaso dal porno e da certi film e romanzi davvero di serie B, è molto più facile che in altri settori ricadere negli stereotipo più banali: lui uomo di successo, lei pronta a inginocchiarsi appena l’uomo entra nella stanza, l’uso bulimico di calze autoreggenti e biancheria di pizzo che nemmeno mia nonna, specie per quanto riguarda la seconda categoria. Il porno sbobinato è sempre in agguato dietro l’angolo. Io trovo invece molto più intriganti le situazioni ordinarie, la quotidianità, le donne imperfette e gli uomini un po’ insicuri. Un’orgia sul panfilo nel porto di Montecarlo non mi dice poi molto.

Lasciare sognare il lettore
Un vantaggio della letteratura rispetto per esempio al cinema è di lasciare al lettore tutta la libertà di immaginarsi i personaggi, le atmosfere, le situazioni così come crede. Di essere – se vuole – anche lui protagonista della storia. Questo è ancor più vero nel campo dell’eros, dove sono in gioco i sentimenti e le emozioni più profonde di una persona. Per questo io di solito cerco di non descrivere troppo l’atto sessuale, di dare solo le informazioni necessarie al lettore per continuare poi a fantasticare. Lo accompagno sulla porta della camera da letto, e poi mi faccio da parte.

Il sesso non è un batterio
Non è un organismo unicellulare, non vive di vita propria. Occorre inserirlo in un contesto fatto di attese, di sensazioni, di possibilità… Solo allora diventa interessante, altrimenti è un atto meccanico con poca attrattiva, come scrivere un racconto sul funzionamento di un motore a scoppio. E poi, nel sesso le cose non vanno sempre come previsto: a volte ci sono défaillances, interruzioni, imprevisti. Mi sembra importante cercare di non far scivolare la storia sui binari dell’inevitabilità.

Infine
L’eiaculazione è la fine di una scopata e non di una storia. Il danno più grande fatto dal porno credo sia quello di “chiudere” i finali in uno schizzetto di pochi secondi. La vita poi va avanti, e anche quello è interessante da raccontare….

2 Commenti

  1. joshua67
    11 Ottobre 2011

    … con tutte queste dritte … ti sei fatto dei concorrenti … A parte le battute condivido in pieno in particolare l’inserimento del sesso in un contesto più ampio, come appunto facciamo tutti noi quotidianamente. Un saluto.

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  2. Minerva
    17 Aprile 2012

    Concordo con ciò che hai scritto rispetto al racconto erotico. E’ stato un piacere ritrovarsi nella grazia di queste tue parole, di contro a tanti siti nei quali vengono spacciati come ‘racconti’ quelli che sono solo dei patetici sfoghi mattutini da carenza di pezzi di corpo maschile o femminile. Ti seguo 🙂 E grazie.

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