Il blog di Dire Fare l'Amore
Entriamo nel locale. Adoro andare alle feste senza sapere nemmeno di chi sono, né per quale ricorrenza. È il mio modo di buttarmi nella mischia, senza scuse e senza giustificazioni. Del resto sono sempre stata così, una che non si tira indietro, che non si nega un’emozione, una scoperta.
Come oggi, per esempio. Domani ho l’esame; non ho finito di ripassare; è mezzanotte e sono appena arrivata ad una festa sconosciuta insieme a una persona appena incontrata. Non male come inizio.
Ma il mio cuore batte. È l’adrenalina che mi mancava e di cui ho bisogno per vivere il sesso con trasporto e intensità. So che stanotte può succedere qualcosa di bello, di nuovo, di imprevisto.
Non vedo la gente che balla, che mi sfiora; i ragazzi che ci provano. Stasera sono qui per lei.
Lei mi ha cercato, voluto. E godo ad essere nelle sue mani. Me lo fa sentire con mille attenzioni, porgendomi un drink, aggiustandomi una piega del vestito, toccandomi la mano. Mi sta preparando, lo sento.
– Anche tu qui? – La voce è maschile. Proviene dalle mie spalle. Mi giro e vedo il ragazzo di stamattina.
– Ciao! – ricambio.
– Ciao! – Aggiunge con aria interrogativa la mia amica.
– Ci scusi un attimo? – gli dico. E avvicino la bocca all’orecchio di lei. Voglio raccontarle di cosa ho pensato leggendo il bigliettino. Dell’equivoco in cui stavo cadendo.
Lei mi ascolta ridendo, senza però togliere gli occhi di dosso da lui, che appare sempre più imbarazzato.
Poi, mettendomi una mano sulla nuca, mi chiede alzando un po’ la voce perché anche lui possa sentire:
– E lui, ti piace?
Sarà l’alcol, sarà l’eccitazione che cova dall’inizio della serata, ma mi sorprendo udendomi dire:
– Sì, mi piace lui e mi piaci tu!
E lei, come se fosse una cosa naturale:
– Lo invitiamo da me? O vuoi venire sola?
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