Il blog di Dire Fare l'Amore

Lucifero [racconto erotico]

Lucifero

“…un’ondata di caldo senza precedenti…”.
Silvia spegne la televisione con un gesto nervoso. Sono le tre del mattino e non riesce a prendere sonno per l’afa: non occorre che un giornalista in giacca e cravatta glielo ricordi da uno studio televisivo con l’aria condizionata a venti gradi!
Ha già fatto due docce fredde, spalancato le finestre, ma da fuori entra solo una brezza quasi impercettibile. E’ nuda. Ha tolto tutto ciò che potesse farle sentire caldo. 
Non ostante questo, non riesce a dormire e, quel che è peggio, la mente è agitata da pensieri erotici. Le lenzuola sembrano trattenerla in un abbraccio mortale. 
Maledetto Lucifero, il fronte caldo che sta arroventando l’estate. E le sue diaboliche fantasie.
Prova a toccarsi, ma come sente il respiro crescere, sente pure la pelle imperlarsi di sudore e l’aria mancare e ancora quella sensazione di pressione bassa. 
Abbandona. 
Stanca e eccitata, la peggior condanna.
Riaccende la tele, il giornalista sta ancora parlando del tempo.
“…soprattutto gli anziani e i bambini… …bere molta acqua… …nelle ore diurne…”.
E’ un bell’uomo, il vestito è elegante, le piace il tono della voce, calmo e profondo; i gesti misurati. 
“Se fossi sotto la scrivania?”, prova a domandarsi. 
Guarda ancora lo schermo, l’uomo inquadrato a mezzo busto. Spazio per immaginare il resto. 
Lei che scivola sotto il tavolo mentre le telecamere lo riprendono.
Piano americano.
Gli slaccia i pantaloni.
Primo piano.
Gli prende in mano il sesso.
Primissimo piano.
Lo percorre lungo l’asta con la lingua fino ad arrivare alla punta.
“…e ora le previsioni del tempo per domani…”.
Quanto riuscirebbe a resistere senza perdere il filo di ciò che sta dicendo in diretta?
Silvia inizia a toccarsi, e ora sente meno il caldo, la fantasia la distrae dal clima, mentre avverte il brivido di potere: far perdere il controllo a un noto giornalista in diretta tv. 
La cappella che scompare in gola, l’uomo che sussulta, lottando contro un piacere inevitabile ma pericoloso.
La voce che si increspa.
Il sapore del suo sesso reso scivoloso dalla saliva.
“…il tempo di domani sarà… sarà… sarà…”
Quasi balbetta mentre Silvia aumenta il ritmo, lo fa scivolare completamente dentro di lei.
“sarà… sarà prevalentemente… su tutta la penisola…”
Silvia aumenta ancora il ritmo, sente le gambe del giornalista tremare. Immagina il personale di studio con gli occhi sgranati, gli spettatori a casa, increduli.
Questa ondata di caldo che fa perdere la testa e il controllo.
Il bisogno di godere, di trovare refrigerio.
Se solo potesse condizionare il clima così come sta condizionando il conduttore del meteo.
Se solo potesse.
Silvia sente che l’uomo non resisterà ancora molto.
Gioca l’ultima, definitiva carta: insinua con delicata decisione un dito dentro di lui, fino a sentire il suo piacere pulsare.
E mentre ne accoglie il seme, caldo come Lucifero, è quasi sicura di sentirlo dire in diretta:
“…domani su tutta la penisola temperature in sensibile diminuzione. Sono previsti temporali”.

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