Il blog di Dire Fare l'Amore

Non mostrate Man Ray ai vecchi e ai bambini

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Ieri Pinterest, il noto social network di foto di tendenza, mi ha inviato una mail per comunicarmi che una mia foto era stata rimossa “perché sembra che contenga nudità”.
La foto era Prayer di Man Ray e la vedete qui sopra (sul mio blog la nudità è ammessa). Pinterest, sempre in tono molto cordiale, precisa anche che la nudità non è consentita perché molta gente usa questo sito al lavoro o in famiglia. Al lavoro posso anche capire: il nudo garbato di Man Ray potrebbe sottrarre visite a youporn e a cam4, quindi ci sta. In famiglia, invece, la nudità mi pare un fatto del tutto normale, parte del tipo di relazioni che si vivono. E se al posto di nudità si parlasse di arte, la cosa mi sembrerebbe anche più appropriata.
A me questa cosa del nudo che può urtare sensibilità proprio non va giù, perché penso che sia esattamente l’opposto. La mia sensibilità è urtata dalla chiusura mentale e dalla volgarità di certa censura. E’ urtata più da una brutta foto di matrimonio, scontata e prevedibile, tipo quelle che si vedono negli album degli sposi, che da una bella foto di nudo.
Così mi è venuto in mente di fare un giro sui siti che consentono la pubblicazione di immagini per vedere quali regole abbiano posto. Ecco un sunto.

Pinterest: vieta nudità e nudità parziale, non specifica meglio ma ho capito che per esempio un braccio si può un seno no.

Flickr ha un sistema di diversi livelli, da sicuro a moderato a limitato. Quello più hard, “limitato”, è descritto così: “Il tuo album non è adatto ai bambini, agli anziani e ai tuoi colleghi di lavoro (raccomandiamo questa impostazione se non sei sicuro della differenza tra moderato e ristretto)”. Immagino già il partito dei pensionati che monta una class-action contro questa discriminazione. Comunque su flickr puoi mettere tutto, ma loro ti controllano come falchetti. Io ho messo un seno (molto bello, peraltro) e mi hanno subito limitato l’account.

Instagram vieta il nudo parziale e nelle linee guida ingiunge simpaticamente “Tieni addosso i vestiti” ma poi rivela di ispirarsi alle linee guida dell’App Store che mi dicono essere piuttosto severe. E’ noto che chi pubblica foto un po’ ingude prima o poi si trova a dover lucchettare l’account o se lo ritrova bello che chiuso.

Facebook si limita a dire che impone “anche delle limitazioni alla pubblicazione di immagini di nudità”, sempre per la storia di proteggere i bambini, che generalmente sono proprio le persone più a loro agio con la nudità. In realtà tempo fa era uscito in rete il manuale del social network sul controllo dei contenuti ed era estremamente dettagliato. Divertente e spassoso da un lato, inquietante da un altro.

Ho letto tutte le linee guida, le clausole, le Faq. Ho capito cosa non devo fare. Non ho capito perché.

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