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Cosa mi dà il mio editore digitale [con una recensione di “Oltre la carta” di Letizia Sechi]

Ho letto in questo weekend Oltre la carta: idee per l’editoria che cambia di Letizia Sechi, ed. Apogeo. Avete presente quelli che vanno da un concessionario e chiedono un’auto “piccola fuori ma grande dentro”? Ecco, il libro di Letizia è un po’ così. E’ “piccolo fuori” a partire dal prezzo (perfetto secondo me) di 3,99 in ebook, alle dimensioni (non posso più dire al numero di pagine, ma sul mio kindle ha 1522 locations…), al linguaggio preciso e asciutto, al rimando in nota degli approfondimenti.

Però è “grande dentro” nel senso che tratta di tutta la filiera editoriale, dall’autore, all’editore, al distributore, alla libreria, al lettore. Per ogni snodo fornisce indicazioni complete e attuali (tranne il fatto che il libro è di pochissimo antecedente all’arrivo del kindle-store in Italia, ma questo non è un problema perché le osservazioni fatte per gli USA sono molto ricche e valide), con lo spessore di chi il mondo degli ebook lo conosce davvero, in prima persona, e con un ricco rimando ad articoli, blog e profili twitter che costituiscono quasi un secondo libro, per chi vuole approfondire. Non è un libro che mi limito a consigliare, credo sia indispensabile a chi interagisce con questo mondo, che sia autore, editore o lettore.
Molto interessante anche la prefazione di Giuseppe Granieri che si può leggere qui

La lettura di Oltre la carta è stata molto stimolante anche per la mia doppia vita di scrittore erotico part time. Ho già parlato qui della mia esperienza di self publishing (che il libro di Letizia nobilita con ragioni pienamente condivisibili, quindi la amo già per questo). Ora vorrei spendere qualche riflessione sulla mia esperienza di autore che pubblica con un editore digitale, nel mio caso Emma Books. Credo di essere un caso particolare perché autopubblico su carta e “eteropubblico” in digitale. Molti fanno l’inverso, sfruttando le molte possibilità offerte ora ai selfpublishers dai diversi store online. Ma per me il passaggio attraverso un editore digitale è stato fondamentale, e vorrei provare a enumerare qui alcune ragioni. Quel qualcosa in più che ho trovato in Emma.

Cosa mi dà il mio editore digitale
1. La cura
Fin dalla fase di selezione dei racconti, di editing, di impaginazione e grafica ho sentito una grande vicinanza dell’editore, soprattutto della fantastica Miss. Emmepì, che ha letto con attenzione, proposto cambiamenti e revisioni. Solo un professionista esterno può aiutare un autore in questo lavoro. Nel selfpublishing mi sono sentito solo e non è la stessa cosa chiedere un parere ad amici e conoscenti.

2. Il marchio (e il progetto)
Emma Books è un editore giovanissimo nel mercato digitale. Però ha le idee chiare e un’identità precisa. Pubblicare con un marchio di questo tipo “trasferisce” una parte di questa identità anche all’autore, aiutando il lettore a collocare il libro in un quadro più ampio e in un settore preciso. Nel mio caso, il fatto che Emma Books sia attenta a tutte le sfumature della lettura al femminile è stato importante perché ha collocato anche il genere hot in un target di lettrici molto più ampio e variegato. Mi sono sentito parte di un progetto editoriale e di una squadra coesa e preparata dove ogni componente fa al meglio la sua parte.

3. La distribuzione e la promozione
Nei primi giorni dopo il lancio, il mio ebook è stato in classifica su Bookrepublic.it e addiritttura primo su Amazon (sezione erotismo, eh… non in classifica generale dove sono stato oggettivamente penalizzato dal lancio in contemporanea di Fabio Volo). Sicuramente tra gli acquirenti iniziali molti sono i “miei” lettori, followers e sostenitori: ho una mia nicchia e cerco di curarla al meglio per come sono capace. Ma ovviamente, dopo questa prima ondata, c’era bisogno di raggiungere altri lettori e nicchie contigue. Questo io da solo non lo so/posso fare. E’ stata l’attività dell’editore e di chi cura la presenza sui social network a dare questa possibilità. il libro è presente su tutti gli store online (cosa che fatta in autarchia avrebbe voluto dire curare molti profili e posizioni commerciali) ed è promosso in cerchie di lettori molto più ampie. I diversi titoli di Emma Books si sostengono e “contagiano” a vicenda, godendo di una promozione sul titolo e di una più ampia sul marchio.

4. Il supporto tecnologico
Sembra una cosa minore, ma credo che sia molto importante mettere in circolo ebook ben fatti. Non tutti gli ebook sono uguali, il formato epub permette di personalizzare molti campi, di aggiungere metatag, di ottimizzare la grafica. Tutto questo richiede l’intervento di professionisti e non può essere trascurato perché da un lato dà al lettore una migliore esperienza di lettura, dell’altro aiuta l’indicizzazione del libro. Anche questo, da solo, cucù che ce la facevo…

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