Il blog di Dire Fare l'Amore

La disposizione dei [miei] organi interni

La disposizione dei miei organi interniPiccola riflessione a partire dalla lettura (con relativa recensione) di La disposizione degli organi interni

Sono un uomo. Non mi è mai capitato di non riuscire a raggiungere un orgasmo. So che questa è una cosa che succede alle donne, in modo inspiegabile, altrettanto inspiegabile di quando invece lo raggiungono una, due, tre volte. So che è una cosa seria, su cui non si fanno le battute, che fa abbastanza incazzare quando succede. Sono un uomo: a me capita a volte che non si rizzi il pisello quando dovrebbe, o che si rizzi quando non dovrebbe. Anche questa è una cosa seria, che fa incazzare, ma sulla quale si possono fare le battute.

Ma di non riuscire a raggiungere l’orgasmo, no, non mi succede. I miei organi interni sono disposti in modo lineare e il mio orgasmo è più facile ma anche molto meno ricco di quello di una donna. Quello che mi può succedere è che gli organi interni si scolleghino: che il cervello pensi ad altro mentre il corpo fa l’amore, che il cervello pensi all’amore quando il corpo non lo fa, che il cuore e il cervello lottino tra loro a spese del corpo. Questo è quello che succede a me, e credo che sia quello che succede più o meno a tutti gli uomini. Noi l’orgasmo, con le buone o con le cattive, lo raggiungiamo. L’orgasmo dell’uccello dico.

Ma l’orgasmo del cuore è un’altra cosa. Io credo (e cerco scienziati disposti a studiare il fenomeno) che in ogni uomo ce ne siano in realtà due: un uomo che arriva fino all’orgasmo e uno che inizia subito dopo e che spesso non è nemmeno parente del primo. Meglio, l’orgasmo è come un momento di verità, che accende la luce su quello che hai appena vissuto. Se c’è stata intesa, affiatamento, comunicazione, il piacere fa sentire leggeri e felici. Se invece non ci si capiva, le la mente prendeva altre vie, se ti comparivano in testa gli spezzoni dei porno anni ’70 con quelle boschive patate pelose, allora l’orgasmo te lo dice, in una gamma di sensazione che vanno dal “bah” al “ma che cazzo ci faccio qui”.

Io so che raggiungo sempre l’orgasmo dell’uccello, ma so che è più difficile per me raggiungere l’orgasmo del cuore. Il primo è solo questione di eccitazione, il secondo è una faccenda più delicata, è una questione di comunicazione. Spesso ci si mette di mezzo il cervello, come il nodo di Mestre nelle autostrade del desiderio, un Barberino del Mugello della scopata, uno hub di pensieri affollato, con tutti gli slot occupati. L’orgasmo del cuore è quando fai l’amore con la tua donna pensando alla tua donna, quando le parole accompagnano i gesti e non restano sepolte in gola come un raspino di tosse, quando il contorno è importante quanto il piatto di portata, quando la passione è cieca ma non sorda ed è capace di ascoltare l’altro.

In La disposizione degli organi interni Sofia Natella ha fatto outing su un tema delicato. Il libro mi ha toccato (come già detto qui, nella recensione) e mi ha suscitato questo contro-outing, perché raggiungere l’orgasmo, l’orgasmo del cuore, è ben diverso da avere un orgasmo… del cazzo.

11 Commenti

  1. Giulia Trapuzzano
    29 Agosto 2011

    🙂

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  2. Giulia Trapuzzano
    29 Agosto 2011

    In realtà il mio commento era molto più intenso e specifico di un sorrisino, ma inavvertitamente l’ho cancellato e va be’.
    Devo procurarmi il libro. E anche un orgasmo del cuore. Di qualcuno.

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  3. joshua
    31 Agosto 2011

    Dedicherei questo tuo brano a tutti quelli che ancora non hanno avuto un orgasmo del cuore … augurandogli di trovarlo presto, perchè magari è più vicino di quanto lo si possa immaginare. Magari hanno avuto tanti orgasmi del c…o con tante donne differenti, ma svaniscono tutti insieme di fronte ad un solo orgasmo del cuore. Ancora una volta ritrovo la capacità di tradurre pensieri e sensazioni comuni a tante donne ed uomini in poche righe.

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  4. Isadora Drunken
    31 Agosto 2011

    Scusa, potresti fondare un club degli Uomini che Raggiungono l’Orgasmo del Cuore, nel senso di quelli che hanno la dotazione multi-organo necessaria per farlo, e pubblicare il registro dei soci online? Grazie.

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  5. joshua
    31 Agosto 2011

    Carissima Isadora … chi cerca trova … altrimenti sarebbe troppo facile.

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  6. Elena
    31 Agosto 2011

    “L’orgasmo del cuore è quando fai l’amore con la tua donna pensando alla tua donna, quando le parole accompagnano i gesti e non restano sepolte in gola come un raspino di tosse, quando il contorno è importante quanto il piatto di portata, quando la passione è cieca ma non sorda ed è capace di ascoltare l’altro”. E’ BELLISSIMO, e mi ha commosso perché è proprio così. E anche perché se spesso gli uomini provano altro orgasmo da questo, è altrettanto vero che le donne, per simili o differenti strade da quelle maschili, si perdono e perdono questo privilegio. E si fanno male. Ma a volte poi, per Magia o Piano Divino, o casualità o probabilità statistica (dipende da ciò in cui si crede), si arriva quando non lo si sperava nemmeno più in quel luogo sacro dove cuore, ventre, sesso e cervello diventano una sola cosa che sente un solo orgasmo. E non lo si abbandona più. O almeno si vorrebbe. Grazie per le tue parole. Non fanno che confermare quello che già ti ho detto: scrivi e senti e pensi come fossi uomo e donna nello stesso momento. Fa bene al cuore e a tutto il resto. Ah, ho ordinato il libro, ovviamente.

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  7. inachisio
    1 Settembre 2011

    Grazie! Mi sono sentito molto vero, scrivendolo

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  8. Maria
    2 Settembre 2011

    Io sto con Isadora!!!

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  9. Paola
    2 Settembre 2011

    Forse non è troppo coerente la cosa, ma mi viene un facile paragone con il “mangiare” ….. ci sono i cibi che saziano, quelli che catturano i nostri sensi, e quelli che non ci piacciono proprio…… c’è molta differenza nell’atto del mangiare, si può mangiare guardando la tv giusto per abitudine o per lo scopo di nutrirsi, si può assaporare un cibo lasciandoci travolgere dal piacere del gusto, si ci può abbuffare fino a sentirsi stanchi e quasi in colpa…. lo trovo tremendamente parallelo……
    A volte un piatto si presenta bene ma si rimane delusi, avolte è il contrario….a volte ci crea dipendenza….. e ci manca se non c’è….. eppure in quel caso facciamo tutto da soli…..
    Se spesso non riusciamo a trovare il giusto equilibrio nel cibo…. come si può pretendere di accordarci col nostro stesso corpo nel sesso ?
    Forse la cosa migliore in entrambi i casi è sperimentare…..il cervello ha bisgono di stimoli, il corpo ha bisogno di stimoli, e nel sesso i cervelli e i corpi sono DUE….. Quindi….. stimoliamoci !!!!!!!

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    • inachisio
      3 Settembre 2011

      A me sembra un commento molto azzeccato! Anche mangiare è una forma di comunicazione e ci sono molte affinità tra comportamenti alimentari e comportamenti sessuali.

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  10. Isadora Drunken
    20 Settembre 2011

    Joshua, se non lo stessi cercando da sempre senza trovarlo, non sarei qui a proporre un Club con lista pubblica dei soci… ti pare? 🙂

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