Il blog di Dire Fare l'Amore

Paperella gialla in Valigia rossa [reportage]

Ammetto, ho un problema. Da tempo voglio scrivere un post su “La Valigia Rossa”; ho incontrato Maria, una delle loro consulenti, quando ancora questa iniziativa era poco conosciuta, l’ho intervistata e… ho perso tempo e ho lasciato il progetto a metà. Ora che tutti ne parlano, come faccio a dire qualcosa di originale? Pensa e ripensa, ecco a voi in esclusiva assoluta la prima intervista alla famosa paperella gialla vibrante!

 

PAPERELLA GIALLA IN VALIGIA ROSSA

 

La valigia rossa Paperella vibranteMi riceve accoccolata su un cuscino di velluto rosso, l’occhio vispo e il sorriso furbetto. Non è la mia prima intervista, ma sono decisamente imbarazzato: sto per incontrare il simbolo del piacere femminile allegro e discreto. Sotto le sembianze di una comune paperella da bagno si nasconde un piccolo gioiello dalle curve astutamente arrotondate e dal cuore vibrante di passione.

 

D. Piacere…

R. E’ tutto suo, glielo assicuro.

D. Mi parli di lei, di dove vive, della sua attività.

R. (sorride) Ora lei mi vede così, sul cuscino di velluto rosso, e si immaginerà che io sia di quelle paperelle abituate agli agi e alle comodità. E ne conosco, di pennute così, che si danno una spolverata ogni tanto e per il resto poltriscono tutto il giorno. Ma io conduco una vita non facile. Abito in una valigia trolley rossa, passo quasi tutta la mia giornata rinchiusa lì dentro in compagnia delle mie amiche creme (sono tre sorelle, una tutta curve, amante dei massaggio, la seconda un tipo bollente, che ti fa venire il sangue al cervello e altrove… , la terza una freddina, che dà i brividi appena la tocchi), di una simpatica banda di mutandine, di un paio di palline cinesi (comunichiamo a gesti ma ci capiamo). Ogni tanto fa capolino dalla sua scatola un sex-toy tutto curve che si crede di piacere alle donne, ma noi facciamo presto a rimetterlo al suo posto (e lui, a dire il vero, apprezza).

D. Una giornata noiosa.

R. Tutt’altro! Quando meno te lo aspetti, la luce! Si spalanca la valigia e Maria infila le mani del mucchio e comincia a riordinarci, fa l’appello, ci spazzola tutte. Si vede che è un po’ emozionata perché quello è il segno che tra poco ci metteremo in viaggio. Allora richiude la valigia e ci lascia tranquille per un po’. Sentiamo l’acqua della doccia dal bagno, la immaginiamo prepararsi… Le siamo affezionati: lei ci vuole bene e parla sempre benissimo di noi a tutte le sue amiche!

D. E poi, cosa succede?

R. All’improvviso, sentiamo uno strattone e la valigia si mette in moto. Veniamo sbatacchiate un po’ dappertutto e quel furbone del sex-toy ne approfitta sempre per fare mano morta con le mutandine… Ci caricano su un motorino o nel bagagliaio e… via per le strade d’Italia!

D. Andate alla famosa riunione tra donne della Valigia Rossa?

R. Sì, esatto, ma non è così semplice per noi…

D. Racconta.

R. Di solito ci scaricano e ci portano in un appartamento. Maria appoggia la valigia per terra e dall’interno sentiamo le voci delle donne che si sono date appuntamento per conoscerci. Noi siamo impazienti, vorremmo saltare fuori subito! Ma sai come sono le donne, prima devono contarsela su… E allora chiacchierano, e chiacchierano, e si dicono un mucchio di segreti sul loro corpo, su cosa amano del sesso, e parlano male dei loro fidanzati, che non le sanno coccolare, che non le toccano come si deve. Mi sa che hanno ragione!

D. In effetti, non per difendere la categoria, ma a volte siamo un po’ grezzi… Ma sono solo donne?

R. Solo e unicamente! Questo è uno dei principi base, che ci si trova tra donne per parlare non solo di sesso ma di piacere, di cura del corpo, di benessere.

D. Poi Maria apre la valigia?

R. La apre, sì, ma senza fretta: non è un incontro di vendita, è un momento di comunicazione e lei segue il flusso della conversazione, si adatta alle loro esigenze. In ogni caso, le ragazze sono curiose e chiedono di vedere cosa c’è dentro…. E allora… entriamo in scena noi!

D. Racconta cosa provi in quel momento.

R. Appena si apre la valigia cerchiamo tutte di sbirciare fuori: siamo curiose di vedere chi ci sarà stasera: a volte sono donne trentenni, a volte ragazze più giovani o donne più mature. Amiche, compagne di scuola, madri con le figlie. Vorremmo saltare fuori e metterci a vibrare in mezzo alla stanza, ma Maria non ce lo permette. Fa le cose con gradualità. E così tocca alle sorelle creme, agli olii da massaggio… Io le invidio un po’ perché vengono sempre scelte per prime, e devi sentire come si fanno toccare, annusare, spalmare!

D. Immagino. E tu quando entri in scena?

R. Le ragazze fanno con calma: è come quando provano i vestiti: “metti togli, come sto?, quale ti piace? no, aspetta, fammi riprovare questo…”. Poi arriva sempre il momento in cui qualcuna chiede di vedere altro, e così io so che è il mio momento. Maria mi afferra per il collo e dice “la conoscete questa?”. Tutte ridono e dicono “sììì!”, ma in realtà non tutte hanno capito a cosa servo davvero. E Maria, paziente, professionale ma empatica, spiega; e io vedo i loro occhi farsi grandi, a volte le guance arrossire un poco. So bene cosa pensano: si stanno chiedendo se staremmo bene insieme, se magari potrei fare compagnia durante un bagno caldo. Mi passano di mano in mano. Mi accendono e mi fanno vibrare tutta. Mi accarezzano la curva sul dorso, immaginando con le mani la corrispondenza con la curva del loro pube. Mi strofinano la testa, come si fa coi bambini quando si vuole lodarli. Sorridono.

D. Ma quanto dura questa serata?

R. Non c’è un tempo fisso, continua fino a quando c’è qualcosa da dire: è come una serata tra amiche, si parla di tutto. Gli oggetti sono un pretesto per liberare le parole, spesso tra gli umani (ma non tra noi sex-toys) c’è pudore nel parlare di piacere, di masturbazione, di giochi in coppia o da soli… invece in queste serate tutto è molto naturale. Se alla fine qualcuna è interessata a un prodotto, lo chiede e, se non è subito disponibile, Maria glielo consegna direttamente a casa.

D. E tu? Torni nella valigia?

R. Io torno nella mia valigia, ma sono sicura che presto una, dieci, cento delle mie sorelle (abbiamo un senso molto forte dei legami, noi paperelle vibranti), partirà per un viaggio verso la casa di qualche donna incontrata in queste serate. E diventerà sua intima amica.

 

Per saperne di più

www.lavaligiarossa.it

su facebook:

http://www.facebook.com/pages/La-Valigia-Rossa/311345061130

 

 

 

 

6 Commenti

  1. chiara
    25 Maggio 2011

    Che intervista deliziosa… chissà quanti aneddoti potrebbe raccontare ancora questa paperella 🙂

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  2. fioredimaggio
    25 Maggio 2011

    la mia paperella troneggia felice sulla mensola del mio bagno… ogni tanto mi strizza l’occhio sorniona..e allora io amorevolmente la faccio accomodare nella vasca ..e ci mettiamo a cinguettare..proprio come due intime amiche 🙂

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  3. Katia La Valigia Rossa
    25 Maggio 2011

    Simpaticissima!!! Veramente bella questa intervista complimenti!! Ricordati però che la paperella gialla ha delle amiche molto eleganti, tutte rosa con il boa di piume, o delle paperelle punk vestite di pelle nera!! L’unico inconveniente che hanno è che se dimentico di togliere le pile ad una di loro , bastano pochi buchi nel manto stradale verso casa e mi trovo la valigia che vibra ……… loro si divertono , chiaccherano tutte assieme e io mi devo accostare per zittirle!

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  4. inachisio
    25 Maggio 2011

    Se divento donna, è la prima cosa che compro!

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  5. Massimiliano
    26 Maggio 2011

    Uno dei tanti desideri? Donna per una sera e partecipare ad una riunione della Valigia Rossa.
    E’ sempre un piacere leggerti e ancora complimeti per il tuo modo di scrivere e di proporre con ironia e originalità ( direi genialità ) l’erotismo. Grazie.

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  6. Chicca
    28 Maggio 2011

    E dire che pensavo proprio di fare acquisti in previsione di compleanni e piccoli doni per me.
    La cara paperella gialla la sa lunga 🙂

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