Il blog di Dire Fare l'Amore

Il piacere è tutto tuo (il tatto) [racconto erotico]

Il piacere e’ tutto tuo

«Il clitoride, adesso. Ti prego».
È davvero la tua voce che mi sta supplicando? O solo un gemito che ti sfugge dalle labbra? Alzo lo sguardo e contemplo il tuo volto rilassato che affiora dietro la curva dei seni.
Hai una pelle straordinariamente lucida e luminosa. Liscia. Le mie dita vi hanno disegnato sentieri appena arrossati. Ti guardo in controluce standoti inginocchiato accanto. Tu, nuda. Io ancora in boxer e maglietta.
Boxer un po’ gonfi, ok. Ma è già stato uno sforzo non spogliarmi subito.
Da quanto tempo siamo qui? Da quanto stiamo in silenzio?
Solo il fruscio delle mie mani sul tuo corpo rompe l’immobilità della stanza.
È come se il tempo si fosse fermato, siamo sospesi nel nulla in questa camera d’albergo sconosciuta, bagnata dal primo sole di primavera.
Immagino i tuoi occhi castani che si muovono appena dietro le palpebre abbassate ad inseguire pensieri e sensazioni, ma le mie mani restano immobili ad ascoltare ogni tuo movimento. È così che comunichiamo, oggi. Le parole passano attraverso le mie dita. Il desiderio si trasmette pelle a pelle.
«Shhhhhh».
Da questo momento tacerò. Da questo momento parleranno le mie mani.

E pensare che poco fa stavamo davvero parlando, seduti uno di fronte all’altra al ristorante. Ridevamo, intrecciavamo collane di risate, gesti e sguardi. E intanto il desiderio cresceva e trovava sbocco in un’occhiata più prolungata, in un toccare affettuoso della mano sulla mano, incuranti della gente che ci stava accanto.
La conversazione procedeva spigliata, lieve come una danza. Le parole non tradivano quello che il corpo voleva comunicare. Poi, hai appoggiato il bicchiere di Cocacola, ti sei asciugata la bocca con il tovagliolo. Un cenno, e ci siamo alzati; in silenzio ci siamo diretti in camera sfiorandoci appena.

«Adesso ci penso io, a te», ti ho sussurrato all’orecchio, chiudendo la porta con il piede. Ho avvertito un brivido, mentre ti spogliavo e le mie dita accompagnavano la stoffa di quel vestito leggero che speravo avessi indossato per me.
«Sai come si chiama il gioco di oggi?».
«…».
«Il piacere è tutto tuo».
Hai sorriso, chinando indietro la testa. I capelli si sono sparsi sulla schiena.
«Un regalo…».
Hai aperto il pacchetto che ti stavo porgendo con gli occhi stupiti di una bambina.
«È molto buono; è olio di mandorle», ti spiegavo mentre svitavi la bottiglietta di vetro e l’avvicinavi al naso.
«Lo vuoi provare?».
Il tuo sì è stato solo un cenno.

E pensare che solo poco fa, al ristorante, con un altro cenno avevi chiamato una cameriera simpatica ma un po’ maldestra per le ordinazioni: ho aspettato che tu facessi la tua. Avevo provato a immaginare cosa avresti scelto, e affidavo a quel dettaglio una conferma del nostro feeling.
E intanto ti guardavo cercando di indovinare il segreto nascosto dietro ai tuoi occhi. Perché tutti abbiamo un segreto sepolto nel profondo degli occhi. E non importa che ci conosciamo da una vita o da un minuto: resta un mistero che affiora solo poco alla volta. A noi stessi, innanzitutto, e poi agli altri. E guai a voler seguire la volpe nella sua tana. Guai a squarciare il buio con luci troppo crude.
E mentre le parole seguivano un proprio filo, il pensiero vagava oltre, lungo altri sentieri. Guardavo i tuoi occhi per scorgere i dettagli nella penombra del tuo cuore.

«Il clitoride, ti prego…».
E invece no. Non ancora. Le dita scivolano lentamente lungo il torace, il ventre, il bacino. Le mani si separano per accompagnare il profilo delle cosce, aumentando lievemente la pressione nel costeggiare il pube.
La tua reazione è quasi impercettibile. La avverto solo attraverso i polpastrelli. Terminali nervosi. Sensi all’erta.
Tu, nuda. Io ancora semi vestito. Sul comodino la bottiglietta di olio, che ogni tanto afferro per ungermi nuovamente i palmi delle mani. Ne verso qualche goccia sul tuo ventre, una pozzetta si forma nell’ombelico.
Da lì, un dito inizia il suo viaggio verso il tuo piacere. Compie giravolte sul Monte di Venere, scende lungo le labbra, rasenta l’ingresso della vagina, che ancora non ha dischiuso il suo segreto.

E poi riparto dalle dita dei piedi, risalendo le gambe, le cosce, chiedendoti con la spinta delle mani di aprirle per me. Convergo nuovamente verso il pube.
Dietro ai tuoi occhi è racchiuso il tuo segreto. Dietro le tue labbra, le parole che vorresti dirmi. Dietro le pieghe del tuo sesso depilato, il piacere che vorresti regalarmi.
Sono eccitato dalla tua eccitazione che ti imporpora la carne. Godo del tuo godere, ancora così contenuto e trattenuto. Sento l’impeto dell’erezione che chiederebbe soddisfazione. Ma voglio lasciarla così, a farmi da guida in questo viaggio sul tuo corpo.

«Il clitoride, ti prego…».
Adesso sì, ora è il momento. Ti sfioro con il polpastrello e subito inarchi il bacino, stringi le cosce. Le mani si muovono sicure, esperte, decise.
Cresce il ritmo delle mie carezze mentre un dito si fa strada in te e accompagna dall’interno il movimento esterno.
I tuoi gemiti sono ora più forti, il respiro accelerato.
Potrei penetrarti.
Ma non voglio perdere il contatto tra le mie mani e il tuo corpo. Attraverso di loro, tu ti stai rivelando a me. Ascolto con la pelle parole che non ho mai udito con le orecchie.
E forse mai ascolterò.

Mi chino su di te e affondo la faccia tra le tue gambe.
Assaporo il tuo lago. Mi ci tuffo.
Aggiungo saliva al tuo umore.
La danza riprende con nuovi ballerini.
Sono serpente tra le foglie.
Sono tigre al pasto.
Metti una mano sulla mia testa e mi stringi i capelli muovendo il bacino al ritmo della mia bocca.

Godi.
Io contemplo il tuo volto trasfigurato, ma tu non apri gli occhi nemmeno un istante.
Sai che, se adesso mi guardassi, io non potrei più fare a meno di te.

60 Commenti

  1. collezionavo
    2 Aprile 2008

    Scrivere è un dono…ho dormito da Dea dopo aver letto il tuo nuovo racconto..a volte c è bisogno di sapere che nel mondo ci sono ancora uomini che riescono ad entrare nel cuore e nella mente delle donne,e,parlo in generale,non solo per il sesso..grazie..M..

    Rispondi
  2. inachisio
    2 Aprile 2008

    Collezionavo, hai il porto d’armi per queste parole? Mi hanno steso… Grazie! Ti fornirò l’alibi!

    Inachis

    Rispondi
    • Ken-Asoduro
      30 Maggio 2014

      complimenti davvero Inachis

      Rispondi
  3. collezionavo
    2 Aprile 2008

    Aspetto l’alibi..la licenza l ho presa col tempo..adoro leggerti e commentarti…M.

    Rispondi
  4. ZuZuli
    5 Aprile 2008

    …………………………..

    Rispondi
  5. ImNotPamelah
    28 Aprile 2008

    …bellissimo! Davvero! Senza parole!

    Rispondi
  6. giustosentiment
    4 Agosto 2008

    fantastico….questo non l’avevo ancora letto. bravissimo Inachis io

    :-)))

    Rispondi
  7. nuovo45
    4 Agosto 2008

    Mi riporta indietro, alle prime esperienze…Lei che mi guidava a conoscere le dolcezze del sesso e che ancora oggi mi diletta nell’assaporare le libagioni e il piaere dell’amore a 360°.taoista

    Rispondi
  8. Cometa87
    4 Novembre 2008

    WoW… l’ho letto tutto d’un fiato… sono contenta… notte…

    Rispondi
  9. inachisio
    4 Novembre 2008

    Ora vado a nanna anch’io. Sono contenta che tu ti addormenti contenta.

    Inachis

    Rispondi
  10. utente anonimo
    28 Febbraio 2009

    i miei più sinceri complimenti.

    Rispondi
  11. inachisio
    1 Marzo 2009

    Non so chi sei, né da dove arrivi, ma sono contento che tu abbia iniziato a leggere da questo racconto.

    Inachis

    Rispondi
  12. ale
    16 Marzo 2009

    l’ultima frase è quella che mi preme e m’intriga……..conosci “la malattia della morte” della Duras….trovala se non l’hai letta e dimmi…
    Ale

    Rispondi
    • inachisio
      17 Marzo 2009

      Ragazza, hai colto nel segno. Infatti quella frase è quella che “regge” tutte le precedenti. Una specie di sintassi a testa in giù.
      Detto questo, mi documento sulla Malattia della Morte e poi ti dico.

      Marco

      Rispondi
  13. kristalia
    23 Aprile 2009

    Se nel frattempo non ti sei documentato su La maladie de la mort, puoi cominciare da qui
    http://www.oltrelosguardo.com/la-maladie-de-la-mort/

    Ciao raffinato ed esteta dell’eros 😉

    Rispondi
    • inachisio
      26 Aprile 2009

      Corro a documentarmi subito! So che da te trovo fonti di prim’ordine…

      M.

      Rispondi
  14. V.
    23 Aprile 2009

    La pelle parla da sé, a volte. Spesso, ha una volontà tutta propria. Quasi sempre, urla e non c’è modo, alcun modo, per farla tacere.
    Bellissimo racconto 🙂
    Grazie

    Rispondi
    • inachisio
      26 Aprile 2009

      I sentieri del tatto sono percorsi da esplorare. Concordo.

      Marco

      Rispondi
  15. kailash
    1 Maggio 2009

    sento questo racconto sulla mia pelle…quasi come fosse mio…
    anche se so che non lo è.

    Rispondi
  16. kailash
    1 Maggio 2009

    sento questo racconto sulla mia pelle…quasi come fosse mio…
    anche se so che non è così

    Rispondi
  17. kailash
    1 Maggio 2009

    pardon, ho pubblicato due volte il commento perchè sembrava che non lo prendesse…pardon!

    Rispondi
  18. Lemurakkia
    12 Maggio 2009

    Bellissimo questo racconto. Tanto. Non lo avevo ancora letto.

    Wow.

    Rispondi
    • inachisio
      12 Maggio 2009

      Lemurakkia! Quanto tempo… Bentornata e sono contento ti sia piaciuto il racconto.

      Marco

      Rispondi
  19. Satine
    15 Luglio 2009

    Complimenti.
    Mi era capitato di cercare sul web dei racconti erotici, ma tutti quelli che ho letto erano scritti malissimo, spesso sgrammaticati, scontati, volgari, ammazzapiacere addirittura, il più delle volte scritti da bruti analfabeti.
    Ma non c’è niente di volgare qui, in nessuno dei racconti che mi è capitato di leggere (un pò a casaccio) anzi sono eleganti, sottili e ricercati, riescono a parlare di amore in modo eccitante, di sesso in modo raffinato. E sono anche stimolanti. Quindi ripeto: complimenti.
    Finalmente so dove cercare in futuro.

    Rispondi
    • inachisio
      15 Luglio 2009

      Ti ringrazio davvero davvero davvero per questo commento. Conta che l’ho letto con gli occhi ancora cispolosi alle 7 del mattino… La giornata comincia bene!

      Marco

      Rispondi
  20. Ford
    12 Novembre 2009

    Io contemplo il tuo volto trasfigurato, ma tu non apri gli occhi nemmeno un istante.
    Sai che, se adesso mi guardassi, io non potrei più fare a meno di te.

    Queste sono le parole più belle del tuo racconto.
    Lei si gira sul fianco, ha il viso arrossato, appena la sfioro in qualunque punto del corpo ha dei fremiti, sembra stia prendendo la scossa……non sa più dove si trova…non sa più cosa le ho fatto…non sa più perchè è lì e perchè si trova in questa condizione…..
    Non sa più dove, come, perchè, chi le ha fatto questo…..

    Quanto mi mancano queste sensazioni. Ci sono così poche donne che sono in grado di darle ad un uomo, così come ci sono così pochi uomini in grado di darle ad una donna. E’ come cercare un ago in un pagliaio…..ma non demordo……lo sguardo, un po’ specchio dell’anima, è sempre l’unico modo per individuare queste rarità.

    Rispondi
    • Dolcenera
      2 Giugno 2012

      Concordo con te…..l’ultima frase racchiude la sintesi delle emozioni provate…..
      emozioi e sensazioni difficili da condividere….
      ma per esperienza ti dico che gli uomini ne hanno paura….si spaventano…..e si limitano a fare solo sesso!!

      Rispondi
  21. MissMcDreamy
    2 Dicembre 2009

    Impressionante, positivamente, s’intende. L’ho letto tutto di filata. Riga dopo riga ho sentito sulla mia pelle sempre di più quanto sei riuscito a farmi ricordare, non immaginare.
    Fantastici ricordi alla mia memoria e ora, grazie a questo post, so che presto riceverò un ricercato dono.

    Ti leggerò..

    Rispondi
  22. luana
    13 Febbraio 2010

    sono una ragazza di 19 anni…………..qnt sn belle le ultime parole mi sn immedesimata in 1 persona………..ho immaginato tutto ke sensazioni……………….dovro ancora avere tante esperienze………………ho letto anche altri racconti ma mai mi hanno fatto trasmettere tt qst cose…………….un bacio t leggero ancora…………

    Rispondi
  23. Paperella
    25 Febbraio 2010

    ho iniziato a leggere il tuo libro proprio con questo racconto, sotto esplicito consiglio di un mio ex amante…bei ricordi… 🙂

    Rispondi
  24. Isadora Drunken
    4 Ottobre 2010

    Ho il fiato corto. Devo imparare a non leggerti a metà del pomeriggio… Nei tuoi racconti ci sono troppe promesse che poi non so a chi chiedere di mantenere.
    Un sorriso per te.

    Rispondi
  25. Marco
    5 Ottobre 2010

    Ciao Fratello… scrivo da ospite ma tu puoi immaginare chi sono.. ehehe… ma che bella scoperta questi racconti… godere dell'altrui godere…. tanto profondo e complicato quanto eccitante e appagante!!!

    Rispondi
  26. Laura
    9 Ottobre 2010

    Stasera non ho potuto proprio fare a meno di rileggerlo e l'ho trovato ancora più bello!

    Rispondi
  27. elettra
    18 Aprile 2011

    sono senza parole, è davvero stupendo!!! 🙂

    Rispondi
  28. nitrodi
    18 Maggio 2011

    finalmente un racconto erotico veramente erotico e scritto in italiano ! tu si che sai …

    Rispondi
  29. Lust
    20 Maggio 2011

    Intriso di sensazioni

    Rispondi
  30. A.Aime
    12 Luglio 2011

    “Io contemplo il tuo volto trasfigurato, ma tu non apri gli occhi nemmeno un istante.
    Sai che, se adesso mi guardassi, io non potrei più fare a meno di te.”

    tellement moi….

    Rispondi
  31. Isa
    31 Agosto 2011

    Letto il racconto mi sembra di aver vissuto questo episodio di recente.
    Non so distinguere se si tratti di un ricordo o di un desiderio…
    Forse desidero che si ripeta quel ricordo 🙂

    Complimenti!

    Rispondi
  32. joshua
    31 Agosto 2011

    Me lo sono riletto dopo quasi un anno e con piacere moltiplicato. Penso abbiano già detto tutto o quasi i commenti precedenti. Da leggere in due a letto, nudi, di sera, con luce fioca. Complimenti ancora.

    Rispondi
  33. inachisio
    31 Agosto 2011

    Non troppo fioca, la luce. Alla nostra etò, Joshua.. 🙂

    Rispondi
  34. wilma
    28 Ottobre 2011

    Concordo con chi prima di me ha evidenziato una mancanza di sensibilità e bellezza nei racconti erotici che si trovano generalmente sul web. In questi racconti posso dire di sentirmi finalmente a mio agio perché parlano dell’erotismo poerico che è arte e che spero prima o poi di ritrovare in un uomo. Quando stavo perdendo le speranze nel genere umano per cui il sesso oggi sembra essere solo esercizio e perversione ritrovo quello che ho sempre pensato, il sesso è piacere se c’è sentimento e arte.

    Rispondi
    • inachisio
      29 Ottobre 2011

      Ti ringrazio del commento, è esattamente così che la penso anche io, al di là poi di quanto si riesca davvero a esprimere scrivendo.

      Rispondi
  35. Sukiauki
    7 Novembre 2011

    dopo avere letto tutti i commenti non ho altro d’agiungere , solo che hai trovato una nuova fan e ammiratrice della tua arte nel raccontare l’erotismo di modo raffinato e non per questo meno eccitante. Ti dico che le sensazione della tua personage hanno traversato l’Atlantico e sono arrivate qui proprio sulla mia pelle.. complimenti.

    Rispondi
  36. inachisio
    7 Novembre 2011

    Nientemeno che in Brasile, giusto? Dai che prepariamo l’edizione in brasiliano/portoghese!
    Grazie davvero, benvenuta!

    Rispondi
  37. Sukiauki
    8 Novembre 2011

    allora oltre ad scrive cosi bene su tutti i sensi, sei pure un mago? come hai indovinato da dove sono? sarebbe il mio accento , forse? hahahha…dai che sccherzo… allora da come hai parlato del freddo di Milano tu saresti o almeno vivi li in quella cittá? ( curiositá , una parola tutta al feminile, io ammeto…ehhehe)

    Rispondi
  38. Sukiauki
    8 Novembre 2011

    scusate tutti vuoi lettori di questo sito , ma io e le lettere doppie dell’idioma italiano non siamo mai andate d’accordo…io li metto qui e li, proprio per caso , e ogni tanto indovino …ehehhe confesso che non ho mai capito la differenza mentre parlate per pottere capire se ddevo scrivere la parola con una o con due consonante.

    Rispondi
  39. inachisio
    9 Novembre 2011

    @Sukiauki, non sono un mago, l’ho visto dal .br nel tuo indirizzo mail! 🙂
    Non è vero che scrivi male in italiano, e i lettori di questo blog (compreso lo scrittore) sono abituati a leggere tra le righe :). Grazie davvero dei tuoi commenti, mi è piaciuta molto l’autoironia di quello che hai lasciato sotto “Mezzo litro di panna”

    Marco

    Rispondi
  40. Sukiauki
    14 Novembre 2011

    ehhehehe, grazie Marco..lo sai che sono andata a guardare quello che io avevo scrito li sotto “mezzo litro di panna” ..heheh ( non me ricordavo piu cosa avevo scrito)…ed é vero , sono stata auto ironica…ehehhe sai a dire la veritá io cerco semrpe di non prendermi troppo sul sério e questo fa la vita diventare piu leggera … peccato che tanta gente perde il tempo in litighe , in rammenti invece di cercare semplicemente di essere felici… é quello che penso io…. 😉

    Suily

    Rispondi
  41. Sukiauki
    14 Novembre 2011

    volevo pure chiederti una cosa… tu mi permeteresti di tradurre in modo informale il racconto “la collezionista” per il portoghese e postare con tuo nome e il site da dove le ho preso , ovviamente . Lo chiedo questo ´perché mi ha piasciuto cosi tanto che mi é venuta la voglia di dividerlo con altri compagni di un groppo in una rete sociale chiamata ORKUT dove parliamo su tanti argomenti tra l’altro su erotismo, poesia, letteratura, relazionamenti etc… spero che sia possibile e ripetto che il tuo nome sarebbe messo , ok? di lavoro facio altro
    ( dentista) , non sono scritice….heheh..

    Rispondi
  42. inachisio
    14 Novembre 2011

    Certo che puoi tradurlo, anzi, te ne sono grato! Se poi mi mandi il link mi fa piacere, andrò a leggerlo! Grazie ancora, Marco

    Rispondi
  43. Sukiauki
    15 Novembre 2011

    io lo faró con cura e attenzione per non perdere niente della atmosfera, dell’encatésimo e della raffinata sensualitá che hai messo in questo suo bellissimo racconto.ok?…
    solo che per pottere leggerlo dopo che lo publicheró nella rete sociale ORKUT tu dovrai entrare li e fare uno account ed avere un suo profilo li…ehheh quello te lo posso dire io come se fa.. L’ORKUt é fac simile all facebook ed é molto difuso in Brasile. A me piace piu li che nel facebook .
    mamma mia che responsabilitá …ehheheh.. spero riuscire a fare un bel lavoro… 😉

    Rispondi
  44. k--r
    19 Novembre 2011

    ho vissuto quest’episodio…..ma x me il titolo sarebbe stato ” il piacere è tutto nostro”!!!:-)

    Rispondi
  45. May
    20 Settembre 2012

    Mi hai tolto il fiato…

    Rispondi
  46. Alessia
    20 Settembre 2012

    Mi piace come scrivi, lo fai con un mix di poesia e sensualità. Certo che leggerlo in ufficio non è stata una buona idea! 🙂 Ciao e grazie per questo momento di dolcezza

    Rispondi
  47. akuabrillante
    11 Ottobre 2012

    Ho sognato di essere io ……mi fai volare sulle nuvole………e non aggiungo altro…..

    Rispondi
  48. vanchan
    15 Gennaio 2013

    Così bello e così profondo…l’eros non è mai stato più pieno d’amore.

    Rispondi
  49. kayfree
    23 Febbraio 2014

    Gusto e classe da maestro per arrivare ad una conclusione degna del migliore dei maestri. Qualunque commento è poco per tutta questa emozione. La speranza è che uomini così non si trovino solo nei racconti

    Rispondi
    • inachisio
      23 Febbraio 2014

      Oh, grazie! Posso rassicurarti, ci sono in giro molti uomini così (non io, forse, ma ci sono)

      Rispondi
  50. lys
    31 Marzo 2014

    “Boxer un po’ gonfi. Okay” …delizioso…
    Non troppi dettagli, solo l essenziale per dare tutta la sensualità al racconto e la libertà alla nostra immaginazione.
    Grazie.

    Rispondi

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